Cappella degli "Affidati"

Cappella degli "Affidati"

È protetta da una cancellata in ferro battuto, dell'ultimo '500 o primo '600. Tale cancellata è ricamata a motivi di racemi, che variamente s'intrecciano e avvolgono, trattenuti qua e là con nastri dorati.

All'apice, s'innalza una croce fiancheggiata da due ciuffi d'erba, dorati. È uno dei più pregevoli esempi di decorazione in ferro battuto di quel periodo. Gli alti ciuffi d'erba, l'Agnello accosciato sul libro (simbolo di Cristo) in rilievo dorato su due placche che stanno al centro delle due zone laterali, e l'iscrizione UNIVERSITAS AFFIDATORUM sulla fascia sotto la croce, dicono che, questa, è la cappella dell'Università dei Pastori; fu eretta nel 1583. È una tra le più sontuose cappelle, architettata da Antonio Ferreri, e dipinta dal romano Giovanni Baglione (1572-1644), il noto autore delle «Vite». Le decorazioni, molteplici e varie, danno alla cappella una fisionomia movimentata, quasi tendente al barocco. Tele e affreschi sono tutti dello stesso artista.

Sui pilastri sorreggenti l'arco di entrata, due tele: S. Paolo eremita e S. Antonio abate, in piedi, coperti di saio scuro.

L'altare, di marmi policromi, con fastigio movimentato da festoni, testine angeliche e putti, raccoglie l'Adorazione dei Magi.

La Madonna, in rosso, siede in alto, contro un fondo di paesaggio d'intonazione veneta, e presenta il Bambino ai tre Re (due in primo piano; il più vecchio, inginocchiato, è avvolto in un serico manto giallo-oro). Eseguita all'inizio del '600, con le luci aranciate violente e il giuoco chiaroscurale ci porta alla maniera propria del Baglione, con evidenti riflessi bassanesco-tizianeschi; più tardi prevarrà sul pittore l'influsso caravaggesco.

Alle pareti laterali, in fastose cornici di stucco dorato, a destra, l'Adorazione dei Pastori; a sinistra, la Presentazione di Gesù al Tempio. In queste tele è più accentuata l'intonazione caravaggesca. Nella Presentazione non mancano richiami gentileschiani.

Nella volta, fra stucchi decorativi e punti movimentati, quattro riquadri con fatti della Vita di Maria Santissima.











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